lunedì 3 marzo 2014

Hobby Show 2014 a Roma

Ieri (domenica) in Fiera. Niente mercante, solo fiera.
Che dire... c'ero già stata nel 2011 e m'ero ripromessa di non tornarci più, vista l'esperienza deludente (qui l'antico resoconto). Ma poi vuoi la curiosità vuoi la speranza che le cose possano cambiare... ci siamo ricascati! Già in partenza avremmo dovuto cogliere quei segnali - inequivocabili - che ci invitavano a passare la domenica a Villa Doria Pamphilj anzichè andare alla Nuova Fiera di Roma, ma noi niente! Testardi e convinti laggiù fino alla meta!

Hobby Show Fiera di Roma 2014 - padiglione espositivo
 Non posso che ripetere quello che avevo già detto nel lontano 2011. Pochi stand interessanti, tutto molto standard, uniformità totale, prezzi alti. Ma qualcosa di buono c'è stato!
Intanto ho potuto conoscere parte dello staff di Editoria Europea e ringraziarli di persona per la fantastica esperienza che sto avendo sulle loro testate di ScrapBooking, Speciale Mi Sposo e Casa Creativa

Editoria Europea & Zero Editore
Poi ho avuto il piacere di "scovare" - in mezzo a tonnellate di plastica e resina - lo stand di Idee On Line con delle fantastiche perle di vetro, che ovviamente è stata l'unica cosa che ho acquistato. Un'isola felice di perle dai colori meravigliosi. Molte lane e filati, tante stoffe anche carine, ma destinate al crudele destino del quilt. Gufi in tutte le salse e molti fiori, tanti fiori, troppi fiori.


a sinistra Idee On Line | a destra My Gufo
Interessante la zona Cake Design e Cucina con una profusione di strumenti colorati ed intriganti, siliconi di ogni forma e dimensione, tagliabiscotti, mattarelli texturizzanti, pigmenti, paste e molto altro. Carino!

Cake Design de I Cinque Sensi | Non sono sicurissima, chiedo scusa in caso di errore
Alla fin fine mi sono resa conto di una cosa, che la mia personalissima delusione è causata dalla quasi totale mancanza di innovazione, sperimentazione e curiosità delle persone. E di conseguenza della scarsità della varietà di cose offerte dalla produzione.
Si risolve in una marea di oggetti uguali, senza storia, senza anima, senza nulla che li caratterizzi. Un imbrancamento mentale per cui ogni azione necessita dello strumento specifico (quello, solo quello, preferibilmente costosissimo e rosa) ed indispensabile, per cui se non ce l'hai non puoi fare nulla. La sola prospettiva di fare qualcosa senza l'ausilio di una guida e con strumenti "inventati" o alternativi è al limite dell'inconcepibile. Quasi eresia!
Tutto questo però, con la strana percezione che qualsiasi cosa prodotta con materiali, procedimenti e creatività standar e quindi UGUALE a se stessa e replicabile all'infinito, diventi - magicamente - fatto a mano e quindi personalissimo e particolarissimo.

Emblematico uno stand di plush che esibiva, tra gufetti e galline imbottite, il cartello "niente foto" per timore di furto d'idee. Ora, gli imbottiti erano carini e ben realizzati ma fine là, non erano meravigliosi o particolari o riconoscibili o riconducibili a colpo d'occhio ad una determinata mano creatrice, quindi che ti posso rubare??? Non è che c'hai avuto solo te quest'idea supersonica ed eccezionale, diciamocelo... fai galline imbottite. Carine ma uguali a decine di altre galline imbottite.
Poi ho capito... la capacità di generare nuove idee è percepita come così faticosa e difficile, che è preferibile rubare idee vecchie e normali che farsene venire di nuove.

No, non ci vado all'edizione 2015

6 commenti:

  1. Oddio quanto ti capisco! Sono d'accordo su ogni parola di questo post, e ti stringo virtualmente la mano.
    Roma è la città più bella del mondo e io ti invidio non sai quanto.

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  2. Uuuuh che depressione che sono sempre queste fiere!
    Io sono andata sue anni di fila all'Hobbyshow di Milano... ma è sempre stato un giro lungo e poco interessante. Giusto qualche filo di pietre, ma innovazione ZERO.
    Che tristezza!

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  3. Io, invece, all'Hobby show non ci sono mai stata e a questo punto evito anche di farmi venire la curiosità di andarci...risparmio tempo e, chissà, anche soldi ^_^ e mi dirigo direttamente in via Napoleone quando vengo a Roma.

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  4. Purtroppo sono tristemente d'accordo anche se domenica mi recherò a Bergamo Creattiva. Non trovo assolutamente nulla di ciò che mi riguarda, neppure una piccolissima catenella in rame. Ma non mi faccio scappare nulla e se c'è lo stand della ceramica Raku di Gloria Tovo, vale la pena andarci, anche solo per lei. Per il resto ho ho fatto partire poco fa un post che più o meno abbraccia l'argomento..

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  5. Tristezza... eppure è così ovunque, si vede anche alle bancarelle delle fiere di paese, ce n'è sempre almeno una, immancabile, di galline, gufi e gatti imbottiti, con qualche pezzo simil shabby chic infinitamente trito, ritrito e triste e con prezzi completamente discostati dall'originalità e dal valore effettivo.
    La cosa più brutta è che la gente continua a comprarle, queste cose, come se fossero chissà che.

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  6. La bella notizia è che Paper Leaf abita a Roma! (il mio sogno nel cassetto è conoscere le creative della mia città) internet avvicina tutto il mondo ma confina tutti nell'etere invisibile ed impersonale!
    Non ho potuto visitare hobby show, ci vado sempre per curiosità e rimango delusa da quanto poco venga considerato l'hobby di chi lavora il metallo. Le perline in quantità industriali sembrano tutte finte, di solito compro qualcosa che posso poi trasformare o rimaneggiare. Ciao Paper Leaf !

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